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Sport e alimentazione


Questa settimana parliamo di sport e alimentazione. Durante il lockdown, molti italiani si sono scoperti cuochi: il tempo per cucinare, per sperimentare, per godere dei piaceri della tavola era abbondante e così molti di noi, sportivi compresi, si sono tolti tante soddisfazioni. Ora che piano piano si riprende e ci si riavvicina a ritmi e attività abituali è importante tornare a seguire un’alimentazione che tenga conto davvero delle nostre esigenze e del nostro benessere. Eh si, il cibo è in qualche modo una metafora relazionale, spesso ricalca o riprende in qualche modo il rapporto con noi stessi, la cura che abbiamo dei nostri bisogni, lo stile con cui rispondiamo ad essi. Se prima molti si sono presi una “pausa” da questo, ora è importante tornare ad occuparcene, senza imposizioni o contro-imposizioni ma veramente ascoltandoci e quanto il nostro corpo ci suggerisce. Nessuno può in realtà dirci fino in fondo se, cosa e quanto mangiare, neanche noi. Per gli sportivi il tema è particolarmente sentito: tornare subito “in forma”, pronti a nutrire la “macchina corpo” e ricaricarsi per allenamenti sempre più impegnativi e performanti può essere per qualcuno un obiettivo molto forte. Il rischio è di forzare le tappe, imponendo invece di seguire quanto serve davvero, senza tenere conto che il corpo ricorda, e che se ci si fida, riporterà ciascun atleta là dov’era, gradatamente e secondo tempi sani. Il tema è, ancora una volta per sportivi e non, ascolto di sé, delle proprie sensazioni, della nostra energia, e poi dare risposta al fabbisogno di varietà, di novità, di piacere, di carburante per il movimento, per le proprie attività, per sentirsi bene con sé e pronti a tornare attivi e a gustare la vita che riprende.

Com’è stato il vostro rapporto con il cibo in questi mesi? E adesso? Vi ascoltiamo


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