Io resto a casa #attivaMente

Questa settimana vi raccontiamo come ci siamo mossi, come gruppo di Psicologi dello Sport, appena c’è stato il LOCKDOWN. Sono passati più di due mesi e ora ci stiamo godendo i primi passi nella semilibertà della fase 2, eppure sono ancora dietro l’angolo i vissuti derivanti da una situazione di reclusione e di limitazione senza precedenti e totalmente inaspettati. Di fronte all’impossibilità dei nostri atleti di praticare sport, di vedere i propri compagni di gioco, di vivere le proprie abitudini, la propria normalità, abbiamo deciso di dare un segnale di VICINANZA, di presenza, di attenzione. Per i gruppi di atleti con cui stavamo lavorando, abbiamo ideato e proposto un programma di riattivazione per la preparazione mentale, chiamato #ATTIVAmente, che segnasse un cambio di tendenza verso lo scoraggiamento dei primi giorni, aiutasse a mantenere attivi e vivi i principi dell’allenamento mentale proprio quando l’incertezza e i divieti regnavano sovrani e perché no, contribuire a sentire e condividere un po’ di positività. Il primo step del programma, in particolare, è stato emblematico ed è degno di essere raccontato: a partire da noi e per tutti gli atleti, abbiamo chiesto di costruire (fisicamente) un simbolo di uno spazio all’interno della propria casa, in cui dichiarare “zona di allenamento mentale” o “mental square”, in inglese. Ciascuno è stato invitato ad usare la propria creatività, dichiarare il proprio sport, citare i propri compagni, aggiungere qualche elemento di caratterizzazione e di fatto delimitare (segnando con dello scotch o altri materiali disponibili) una zona che fosse da riferimento per quello che veniva dichiarato “spazio di attivazione mentale”, in continuità con l’allenamento nel proprio sport e di mantenimento di buone pratiche di preparazione mentale. E’ stato un grande successo: l’adesione è stata pressoché totale ed entusiastica da parte degli atleti, e tutti hanno partecipato con il classico spirito sportivo: sana competizione e divertimento, molti pubblicando foto, facendo video, invitando e sfidando amici e compagni di squadra. Il programma è poi proseguito con aspetti di approfondimento relativi alle mental skill da allenare, ma la base su cui si è poggiato il programma, che ancora continua anche se nella fase 2 si intravede e si annusa il sapore della ripresa, è solida, ferma, precisa e ci rassicura di quanto gli sportivi (psicologi e non) sappiano rispondere: “PRESENTE”, cogliendo le possibilità nel rispetto delle regole e “preparandosi ad essere pronti” a tornare all’attività sul campo.